Questo/a opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Italia vietata la copia .
cop
Tutte le foto sono coperte da copyright
Translate
Arcidosso - il Santuario della Madonna delle Grazie
Il Santuario della Madonna delle Grazie,conosciuto anche come Madonna dell'Incoronata,sorge come ex-voto per la fine della peste del 1348, era in origine di piccole dimensioni. Gli ampliamenti iniziarono già nel Quattrocento e proseguirono nei secoli successivi.
La facciata presenta tre portali architravati intramezzati da finestroni rettangolari. Nel barocco altare maggiore in stucco è conservata una quattrocentesca Madonna col Bambino attribuita a Pellegrino di Mariano Rossini. Tra le altre opere, la quattrocentesca Madonna della Misericordia; lo stendardo raffigurante la Vergine in gloria tra i Santi Sebastiano e Rocco, il Miracolo della Neve di Ventura Salimbeni, la Madonna col Bambino e San Giovannino (1726) di Giuseppe Nicola Nasini.
Arcidosso - la Chiesa di San Niccolò
La Chiesa di San Niccolò ad Arcidosso si trova nella parte sommitale dell'omonimo centro, con la facciata principale che si affaccia sulla sponda sud-occidentale del poggio.
La chiesa venne edificata attorno alla metà del XII secolo a navata unica, collegata alla cappella laterale destra.
Nel corso del Seicento, l'edificio religioso fu completamente ristrutturto e, durante i lavori di ampliamento, venne incorporato il vicino Oratorio di Santa Croce (fino ad allora edificio a se' stante) che divenne, così, la navata laterale sinistra: contemporaneamente, anche l'orginaria cappella laterale destra fu trasformata nella corrispondente navata laterale.
Nello stesso periodo, furono anche arricchite le decorazioni al suo interno, con l'aggiunta di due altari e di un'acquasantiera.
Un'ulteriore intervento di restauro è avvenuto poco prima della metà del secolo scorso.
La Chiesa di San Niccolò si presenta a pianta basilicale, suddivisa in tre navate; l'originario aspetto romanico è ravvisabile nelle varie parti in filaretto.
La facciata si presenta in stile neomedievale a seguito della ristrutturazione novecentesca, fatta eccezione per la parte corrispondente alla navata destra dove si conservano gli elementi stilistici originali. Il portale d'ingresso è preceduto da una gradinata e sovrastato da una lunetta decorata, chiusa da un arco a tutto sesto bicromatico. Al di sopra, si apre una bifora romanica spartita da una colonnina centrale munita di capitello. La parte sommitale della sezione centrale della facciata è decorata da un coronamento di archetti ciechi.
In ognuna delle due sezioni laterali della facciata principale si apre una monofora con vetrata posticcia.
Montelaterone - la Chiesa di San Clemente
La chiesa di San Clemente attestata nel 1302-1303, nel XVI secolo fu ampliata, e ne fu variato l'orientamento. I resti del primitivo edificio sono riconoscibili nel paramento murario in pietra a filaretto; la facciata originaria corrispondeva all'odierno fianco destro, dove si notano tracce del rosone e del tetto a spioventi, e nel quale rimangono ancora il portale con arco ogivale ed elementi decorativi romanico-gotici nei capitelli e nell'architrave.
Tra le opere, il tabernacolo marmoreo con la figura dell' Eterno Padre (fine XV- inizi XVI secolo); la Messa di San Clemente, assegnabile ad Ilario Casolani; la tela con i Dolenti e San Clemente in adorazione della Croce (1673) di Francesco Nasini.
Castel del Piano - la Chiesa della Natività
La chiesa della Natività di Maria si trova a Castel del Piano ed è conosciuta anche come chiesa della Propositura o dell' Opera.
Costruita tra il XVII e il XIX secolo.
Presenta una pianta a croce latina. Ogni braccio del transetto ospita una cappella. Al suo interno i seguenti quadri :
La Madonna con il Bambino con Santa Caterina d' Alessandria ed altri Santi,di Giuseppe Nicola Nasini, (secolo XVII) ,l' opera risente dell' influsso soprattutto dei pittori veneti per quanto attiene all' uso del colore e delle luci, nonché dei contemporanei romani;
Natività di Maria (1706/1708) di Giuseppe Nicola Nasini, è ritenuta una delle opere più interessanti del Nasini per la chiarezza compositiva e la freschezza inventiva, secondo alcuni critici questa opera pone l' artista tra i protagonisti del suo tempo;
Pietà o Compianto su Cristo Morto di Giuseppe Nicola Nasini, prima metà del XVIII secolo;
Madonna in Gloria tra i Santi Niccolò e Michele Arcangelo, seconda metà del XVII secolo, autore Francesco Nasini;
San Cerbone, la Vergine ed il Bambino, secolo XVII, attribuita alla bottega di Rutilio Manetti, per alcuni ad opera del figlio Domenico.
Castel del Piano - la Chiesa di Santa Maria delle Grazie
La chiesa di Santa Maria delle Grazie fu edificata sul luogo di una cappella risalente agli inizi del Cinquecento e ulteriormente ingrandita e ristrutturata fino alla metà del XVIII secolo, mentre la facciata, impostata su due ordini di colonne binate sovrastate da un frontone triangolare spezzato, fu terminata solo nel 1932.
L'interno presenta una tipologia barocca con volte a vela, pilastri e colonne.
Fra le opere la venerata immagine della Madonna col Bambino ispirata alle devote realizzazioni di Sano di Pietro, la Madonna del Carmine di Francesco Nasini (1652), le due tele settecentesche raffiguranti l' Annunciazione, il coro ligneo, elegante opera con ornati a intarsio (1852) e lo scenografico apparato barocco dell'altare maggiore in stucco dipinto a finto marmo.
Montegiovi - la Chiesa di San Martino
La chiesa di San Martino anticamente apparteneva all'abbazia di Sant'Antimo ed è documentata nel 1302-1303.
Nonostante i rimaneggiamenti moderni, tra i quali l'aggiunta del campanile, la facciata conserva elementi architettonici trecenteschi nel paramento a filaretto e nel portale a tutto sesto. Le testimonianze pittoriche del settecentesco interno mostrano una maniera vicina ai modi di Francesco Nasini, cui si devono la Madonna del Rosario tra i Santi Domenico e Caterina da Siena (secondo altare a destra) e la Madonna col Bambino, San Giovannino e Santa Monica firmata e datata 1692 (secondo altare a sinistra).
Montegiovi - la Cappella di Sant'Elena
Castell'Azzara - la Chiesa di San Nicola
La chiesa di San Nicola è rRicordata nel 1276-1277, fu riedificata nel 1841-1850 nel luogo di quella medievale.
È una costruzione con facciata tripartita da lesene, sopraelevata nella parte centrale e terminante in un timpano. Sul retro si trova il campanile ricostruito nel 1933, mentre all'interno, diviso in tre navate, si trova, al termine della navata sinistra, una tela seicentesca con l' Assunta ed i Santi Martino e Nicola.
Castell'Azzara - la Chiesa della Madonna del Rosario
Originaria del XVI secolo e parzialmente alterata da un recente restauro, presenta una facciata a capanna ed un interno a pianta rettangolare coperto a capriate.
Nella scarsella, voltata a crociera e decorata da alcuni affreschi frammentari databili alla seconda metà del XVI secolo - raffiguranti gli Evangelisti nelle vele, l' Adorazione dei Magi e la Natività nelle lunette, due Santi nella parete di fondo - è conservata una tela seicentesca raffigurante la Madonna del Rosario tra i Santi Domenico e Caterina da Siena.
Roccalbegna - la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Costruzione romanico-gotica del XIII-XIV secolo, trasformata nel XVIII secolo. Nella facciata, ornata da un grande rosone, si apre un portale gotico strombato e decorato. L'interno è ad aula rettangolare conclusa da una scarsella.
All'ingresso, un'acquasantiera rinascimentale e uno stendardo risalente al movimento del Viva Maria del 1799. Seguono una nicchia affrescata con la Madonna della Misericordia tra i Santi Sebastiano e Fabiano (XV secolo), un Crocifisso ligneo policromato trecentesco, una Pietà con i dolenti di Alessandro Casolani e la Madonna con i Santi Cristoforo e Giacomo di Francesco Nasini.
All'altar maggiore, tre tavole con la Madonna col Bambino, San Pietro e San Paolo, parti di un polittico smembrato di Ambrogio Lorenzetti (1340
Cana - la Chiesa di San Martino
La chiesa di San Martino è citata già nelle nel 1276-1277 ed elevata al rango di pieve nel 1532, è stata ricostruita in forme moderne nel 1970. Vi si conserva una Madonna del Conforto di gusto beccafumiano, icona assai venerata proveniente dalla vicina chiesa omonima ed in onore della quale ogni primo settembre si celebra una festa popolare.
Santa Fiora - la Pieve delle Sante Flora e Lucilla
La pieve delle Sante Flora e Lucilla è ricordata dal 1142, venne restaurata alla metà del Quattrocento e trasformata alla fine del Settecento.
Presenta la facciata a capanna divisa in due parti da una cornice orizzontale, un portale dai caratteri rinascimentali e un occhio di gusto gotico, sotto il quale si trova lo stemma degli Aldobrandeschi.
La struttura interna è a tre navate, divise da archi a tutto sesto, conclusa da un coro quadrangolare. Particolarmente interessante è la raccolta di terrecotte robbiane, eseguite tra il 1465 e il 1490: un trittico con l' Incoronazione della Vergine, le Stimmate di san Francesco e San Girolamo decorato con festoni di foglie, frutta e fiori; i pannelli del pulpito; il Crocifisso; e una grande pala con la Madonna della Cintola e santi.
Santa Fiora - la Chiesa di Sant' Agostino
La chiesa di Sant'Agostino l'originaria chiesa di San Michele Arcangelo, consacrata nel 1146, fu affidata agli Agostiniani nel 1309.
L'attuale edificio, risalente al 1681, ha la facciata decorata da lesene ai lati e dal portale con timpano spezzato sormontato da una finestra. Il trecentesco campanile presenta tre ordini di bifore ed una trifora in parte tamponata. L'interno ha una pianta rettangolare che termina con un'abside ed è coperto a capriate.
Vi è conservata una Madonna col Bambino della scuola di Jacopo della Quercia.
Nella parete destra è collocata la pietra sepolcrale del conte Ildebrandino di Bonifazio, e in quella sinistra un Crocifisso ligneo trecentesco. In sagrestia si trovano due busti-reliquiari di Sant'Agostino (1765) e Santa Monica (1773).
Santa Fiora - la Chiesa della Neve
La chiesa della Madonna della Neve detta anche "della Piscina" per la vicinanza con il complesso della Peschiera, dove si raccolgono le acque del Fiora.
La facciata è ornata con un bel rilievo di scuola robbiana con le Sante Flora e Lucilla, del XVI secolo.
All'interno, ovali con figure di santi di Francesco Nasini (1640).